giovedì 18 gennaio 2018

Appunti per una storia di guerra

Il primo romanzo grafico di Gipi (l'opera precedente, Esterno notte, è una raccolta di diverse storie) ci parla di guerra: una guerra che sa di Jugoslavia ma ha l'aspetto e i nomi delle cittadine italiane. Ci parla anche di formazione, quella dei tre protagonisti, adolescenti inquieti e confusi dal panorama politico che li circonda.




Titolo: Appunti per una storia di guerra
Autore: Gipi
Anno della prima edizione: 2004
Casa editrice: Coconino Press
Pagine: 112





Christian, Giuliano e Stefano sono tre amici dalle vite piuttosto diverse: Giuliano ha frequentato il liceo, ha genitori benestanti, mentre Christian è cresciuto negli istituti dopo essere stato abbandonato alla nascita e Stefano, detto il Killerino, si è formato tra gli ultras di periferia, braccato e sporadicamente riportato a casa dai servizi sociali.
Nel loro paese, San Giuliano, la guerra che imperversa nei comuni limitrofi scoppia il diciotto gennaio. Sono ragazzi già fuggiaschi, soli, che si rifugiano dove possono; obbligati dalla fame e dal freddo a procurarsi denaro si rivolgono Felice, detto Felix, a un losco individuo locale che cambierà le loro vite affidando al Killerino, del quale istintivamente si fida e che vede in lui una figura paterna, incarichi che li spingono verso la grande città. Diventati a tutti gli effetti dei criminali, capitanati da Stefano, arriva il giorno in cui Felix propone loro di seguirlo nelle zone dove si svolgono i combattimenti.
Questa è la storia che Giuliano racconta tre anni dopo a un regista; da tre anni non sa più nulla di Killerino e Christian, perché lui dalle zone dei conflitti è scappato nella notte, tornando dalla sua famiglia: lui era l'unico dei tre ad avere quella alternativa. Intanto la guerra è finita, e in città arrivano i primi treni colmi di prigionieri...


Nelle sfumature del grigio, Gipi ci trasporta in un universo di personaggi fragili, di adolescenti che non hanno figure di riferimento, che si barcamenano tra un pestaggio e un recupero crediti tutt'altro che pacifico. La narrazione è divisa in tre capitoli, in cui seguiamo le avventure dei protagonisti in luoghi diversi e tempi diversi. 


Non posso dire che questo romanzo grafico non mi sia piaciuto, apprezzo molto i disegni dell'autore e come aggiunge le parole alle immagini. Mi ha fatto inoltre porre molte domande su questa guerra che racconta ma di cui sappiamo assai poco, e mi hanno convinta i suoi protagonisti violenti ed innocenti al tempo stesso. C'è un ma? Sì, c'è un ma: mi è piaciuta quest'opera, ma non posso dire che mi abbia emozionata; i personaggi sono credibili ed intensi, ma non ho provato nulla nei loro confronti.
Nonostante non abbia toccato in me alcun punto in profondità, è un libro che si legge molto volentieri, e che consiglierei; dopo questa lettura sento ancora di più il bisogno di formarmi sul genere graphic novel per comprenderle meglio e saperle apprezzare come meritano.

Nessun commento:

Posta un commento