lunedì 15 gennaio 2018

Heather, più di tutto

Ho scritto questa recensione qualche mese fa, non appena terminata la lettura di questo breve thriller, che mi aveva fatto compagnia in una domenica pomeriggio. Me ne sono ricordata riordinando la memoria dell'e-reader, e mi sono resa conto che questa lettura non mi è affatto rimasta impressa nonostante sul momento fosse stata piacevole.



Titolo: Heather, più di tutto
Autore: Matt Weiner
Anno della prima edizione: 2017
Titolo originale: Heather, the Totality
Casa editrice: Einaudi 
Pagine: 113


Mark e Karen sono stati piuttosto anonimi, abituati da bambini ad essere poco considerati e per questo autonomi, indipendenti. Sono diventati adulti di un certo successo, alla ricerca dell’anima gemella, e quando si sono incontrati hanno costruito la propria vita familiare dividendo i ruoli in maniera tradizionale: Karen ha scelto di fare la casalinga e la madre, Mark di lavorare per mantenere la moglie e la figlia che nascerà a breve.
È proprio la nascita della piccola Heather a trasformare Mark e Karen, che si sentono realizzati nel proprio ruolo di genitori come mai prima. Heather si dimostra sin da subito una bambina sveglia, precoce e di grandissima sensibilità, capace di cogliere i sentimenti delle persone anche quando sono sconosciuti nella metropolitana, bravissima a scuola e nelle attività sportive.
Passano anni idilliaci per Mark, Karen e Heather. Non lo sono altrettanto per Bobby, all’epoca adolescente, figlio di una madre tossicodipendente e violenta, che gli dedica attenzioni solo per derubarlo. Bobby cresce pieno di risentimento nei successivi quindici anni, di rabbia e di istinti pericolosi; finisce in carcere per aggressione e lì invece di redimersi capisce che l’avrebbe scampata se fosse diventato più pericoloso ed invece di aggredire avesse ucciso. Si trasforma insomma piano piano in un potenziale criminale ma nel frattempo esercita il mestiere di operaio nell’edilizia, ed è così che incontra Heather, o perlomeno la vede.
Heather nel frattempo è diventata un’adolescente, dall’aspetto attraente che fa scattare immediatamente in Bobby un irresistibile desiderio, intossicato dalla violenza di cui è intriso. Mentre Heather, che si scontra quotidianamente con i propri genitori, cerca di capire se potrebbe volersi relazionare con l’operaio che la guarda con tanta concupiscenza, Mark si rende conto molto bene che l’uomo potrebbe costituire una minaccia; e così, nell’animo di quell’uomo mite e rassegnato, il coraggio di chi è disposto a tutto per difendere la propria figlia si risveglia.


Matthew Weiner è sceneggiatore di Mad Man e de I Soprano, ed ha uno stile asciutto, composto da periodi brevi. La storia di Heather e dei suoi genitori è avvincente, dal ritmo serrato, le pagine scorrono veloci per il desiderio di sapere come andrà a finire; inoltre la struttura del racconto sembra proprio perfetta per una trasposizione cinematografica.
Nonostante questi aspetti indubbiamente positivi in un thriller, devo dire che la conclusione non mi ha particolarmente colpita, e la parte del romanzo colma di tensione è piuttosto breve se comparata con le approfondite descrizioni che riceviamo sul percorso di vita e genitorialità dei personaggi.
In conclusione direi che non mi ha entusiasmata, ma è una lettura scorrevole, perfetta per un pomeriggio in cui non si ha voglia di confrontarsi con temi importanti!

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