Siete alla ricerca di una lettura perfetta per le serate di nebbia, in cui avete voglia di un po' di spavento? Una storia di fantasmi che sia breve e appassionante? Allora il consiglio di oggi fa proprio al caso vostro!
Titolo: Il giro di vite
Autore: Henry James
Anno della prima edizione:
Titolo originale: The Turn of the Screw
Casa editrice: Feltrinelli
Traduttore: Luigi Lunari
Pagine: 199
LA STORIA
Nel corso di una lettura di storie di fantasmi la sera della vigilia di Natale, un giovane di nome Douglas legge ai presenti il contenuto di un manoscritto, lasciatogli dall’autrice ormai deceduta. È proprio lei che, da giovane ragazza, si era trovata a ricoprire l’incarico di istitutrice presso la residenza di Bly, dove si occupava dei piccoli Miles e Flora. È in questa casa che la ragazza ben presto aveva iniziato a scorgere attorno a sé delle inquietanti presenze, interessate soprattutto ai piccoli di cui si prendeva cura…
COSA NE PENSO
Il racconto di Henry James fu originariamente pubblicato a puntate su una rivista, nel 1898. Il suo autore non lo prese particolarmente sul serio: lo considerò uno scritto più che altro per divertimento, lontano dalle opere più importanti come "Ritratto di signora". Nel corso degli anni però, dopo la morte di James, "Il giro di vite" divenne senza dubbio uno dei suoi testi più noti e apprezzati dal pubblico.
Nonostante sia passato più di un secolo dalla sua prima pubblicazione, oggi "Il giro di vite" sa ancora bene come inquietare il lettore: l’ambientazione gotica in questa villa turrita, la solitudine della protagonista senza nome, l’incertezza che ne avvolge il compito e l'enigmatico datore di lavoro, che ad ogni costo deve evitare di contattare. Se aggiungiamo la misteriosa espulsione dell’angelico Miles dal collegio e i decessi da cui sono stati colpiti i precedenti lavoratori di Bly (il maggiordomo Peter Quint, ma soprattutto la precedente istitutrice che aveva una relazione con lui), è facile lasciarsi immediatamente coinvolgere dalla storia e provare dall’inizio un certo, piacevolissimo brivido alla schiena.
Ma, per quanto ne so, non è la prima volta che un fenomeno tanto affascinante coinvolge un bambino. Se la presenza di un bambino dà all'effetto un altro giro di vite, che direste di due bambini?...’Diremmo, naturalmente’, esclamò qualcuno, ‘che darebbero due giri di vite. E anche che vogliamo conoscerne la storia’.
Molto è il non detto, nel volutamente ambiguo romanzo di James: poche e non schiaccianti sono le prove dell’esistenza dei fantasmi a Bly (una descrizione accurata di persone che la protagonista non ha mai visto quando erano in vita, una candela che si spegne all’improvviso in una stanza chiusa), potrebbero non dimostrare proprio nulla, e molti sono i dubbi irrisolti. Non sapremo mai perché Miles non può più frequentare la scuola, né il vero significato delle velate minacce alla tata; non sapremo mai cosa è successo a Miss Jessel o al signor Quint, né cosa spinga lo zio dei bambini a disinteressarsi completamente di loro e non volerli mai incontrare.
"Non ve ne ricordate?” parlava con la soave esuberanza tipica dei rimproveri infantili. “Ma era proprio per dimostrarvi che potevo farlo!” “Oh sì, potevi farlo.” “E posso farlo di nuovo.” Sentii che forse, dopotutto, potevo mantenere il possesso delle mie facoltà. “Certamente. Ma non lo farai.” “No, non ancora quello. Quella era una cosa da niente.”
Proprio qui sta la potenza del romanzo: nel suo essere immaginifico, nell’instillare la paura nel lettore e nel lasciarlo in preda ad una profonda confusione, la stessa che si trova a vivere la giovane donna che subisce le apparizioni nella vecchia casa e viene disorientata dal comportamento dei due piccoli, apparentemente angelici eppure inquietanti nelle loro azioni.
“Oh, sì, possiamo star qui sedute a guardarli, e loro possono darcela a bere sin che vogliono; ma persino quando fingono d'esser perduti nelle loro fiabe, sono sprofondati nella visione dei morti che ritornano. Lui non sta affatto leggendo,” dichiarai, “stanno parlando di loro... stanno parlando di orribili cose!”
“Il giro di vite” è un racconto di fantasmi estremamente riuscito, che saprà far provare un po’ di timore anche ai lettori più coraggiosi; è anche una lettura breve e molto scorrevole, perfetta per quando siete alla ricerca di un romanzo che vi faccia compagnia in momenti molto impegnati in cui vi distraete facilmente: credetemi, in questo caso non riuscirete a staccarvi dalle pagine!
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