mercoledì 20 gennaio 2021

Terza generazione

"Terza generazione" è un romanzo che è rimasto nella mia libreria per oltre dieci anni, e che credo avrebbe meritato di essere letto prima perché da adolescente lo avrei apprezzato sicuramente di più


Titolo: Terza ragione
Autrice: Melina Marchetta
Anno della prima edizione: 1992
Titolo originale: Looking for Alibrandi
Casa editrice: Mondadori
Traduttrice: Angela Ragusa
Pagine: 201


LA STORIA

La protagonista di questa storia è Josephine, che a 17 anni e vive a Sydney, in Australia. Qui frequenta una scuola cattolica e si scontra con le proprie radici italiane che non la fanno sentire mai completamente a proprio agio con i coetanei australiani. Su di lei pesano infatti le tradizioni di famiglia, il fatto di essere figlia di una ragazza madre molto giovane e una nonna, Katia, assai ingombrante -della quale Josephine a dire la verità non conosce poi così tanto.

COSA NE PENSO

Terza generazione è un romanzo che va a toccare molti temi: il primo è senz’altro quello dell’immigrazione italiana in Australia nella prima metà del Novecento. Fa parte di questa generazione di immigrati nonna Katia, donna coraggiosa e determinata, che emigra con sua sorella e suo marito Francesco che non saprà mai renderla felice. Nonostante la sua apparenza moralista, nonna Katia ai suoi tempi è stata tutt'altro che una donna sottomessa e convenzionale...

Il tema dell’immigrazione è centrale, ed è anche il più riuscito del romanzo che è ambientato negli anni '90 in Australia, dove erano radicati i pregiudizi che ancora colpivano la comunità di origini italiane.

Mia madre è nata qui, perciò gli italiani non ci hanno mai considerato completamente dei loro. Ma, dato che i miei nonni erano nati in Italia, non eravamo del tutto australiane. Nonostante questo, alle elementari mi sono trovata insieme a gente con la quale potevo discutere liberamente e sentirmi a mio agio. Passavamo dall'italiano e dal greco all'inglese [...]. Fuori di là, però, era tutta un'altra storia. 

Centrale è inoltre il tema della famiglia. Questa "terza generazione" del titolo si riferisce al fatto che tutte e tre le generazioni sono protagoniste: quella della nonna, quella della mamma e quella infine di Josephine. Oltre allo scontro generazionale e ai tanti segreti che per paura dei pettegolezzi del vicinato (soprattutto della comunità italiana stessa) sono stati taciuti per decenni c’è anche il tema della paternità, perché Josephine non ha mai conosciuto suo padre -che proprio nel suo diciassettesimo anno di vita entra in scena e crea con la ragazza un rapporto da zero. Questo rapporto si sviluppa in modo molto proficuo quasi immediatamente, e risulta agli occhi di un lettore già cresciuto abbastanza stereotipato e non molto credibile.

"Nel bush non ci stavamo che noi e i serpenti. Per sei mesi l'anno vedevo soltanto tuo nonno. Faceva così caldo che due minuti dopo essermi lavata avevo voglia di lavarmi di nuovo, ma non potevo perché l'acqua allora non si sprecava." [...] Mi guardai intorno, pensando stupita a quanta strada avevano fatto quegli immigrati senza un soldo venuti dalla Sicilia. 


Infine, come è inevitabile in ogni romanzo per ragazzi, un altro tema fondamentale è quello dei coetanei: la scuola dove essere più o meno inseriti e il futuro con tutte le preoccupazioni che esso comporta, e naturalmente l'innamoramento -e questo è del romanzo l’aspetto che appassiona di meno un autore un po’ cresciuto. A titolo di insegnamento c’è anche una vicenda piuttosto drammatica che coinvolge uno dei personaggi e che vuole trasmettere il messaggio di combattere per i propri sogni; legittimo in un romanzo di questo tipo, ma finisce per essere a mio parere un po’ troppo moralista, soprattutto per la fine che al personaggio viene riservata.

Nel complesso ho trovato questo romanzo non privo di aspetti interessanti: l'Australia degli anni '90 è ben descritta, e osservare le comunità di italiani dagli occhi di una scrittrice che ha proprio origini italiane e quindi conosce molto bene la materia della quale scrive è stata un’esperienza molto interessante. Mi sento quindi di consigliare la lettura di "Terza generazione" a lettori adulti che siano motivati a cercarne le sfumature dal punto di vista della migrazione e dell’integrazione. Qualora invece fosse un lettore molto giovane interessato a questo romanzo, che temo non sia di facilissima reperibilità nelle librerie fisiche ma online credo si trovi senza problemi, credo che questo romanzo potrebbe piacergli molto: un coetaneo si potrà immedesimare in Josephine e nei suoi amici e saprà sicuramente emozionarsi per le vicende che si trovano a vivere. 

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