sabato 13 agosto 2022

Storia della mia gente

 Non seguo granché i premi letterari italiani, ma è inutile negare che suscitano comunque in me una certa curiosità, in particolare il Campiello e il Premio Strega. Così quando mi è capitato al mercatino dell'usato il vincitore dello Strega del 2011, "Storia della mia gente" di Edoardo Nesi, non ho esitato a recuperarlo.


Titolo: Storia della mia gente
Autore: Edoardo Nesi
Anno della prima edizione: 2010
Casa editrice: Bompiani
Pagine: 168



Vi dico subito che non mi è affatto dispiaciuto! Non avevo alcuna aspettativa in merito, sapendo a malapena che avrebbe trattato il tema della manifattura italiana; mi sono trovata per le mani quella che è più una cronaca, quasi un diario personale rispetto ad un romanzo. Non c'è narrativa, non c'è invenzione nel testo di Nesi, che ripercorre la propria carriera di scrittore ma soprattutto la genesi dell'azienda di famiglia nel settore della produzione tessile a Prato, fino ai primi anni 2000 quando la globalizzazione e l'ingresso della Cina nel mercato libero lo hanno costretto alla vendita dell'attività. 

L'aspetto più interessante di questo testo è la scrittura, che mi è piaciuta molto: chiara, concisa, ricca di citazioni letterarie, cinematografiche e musicali senza mai diventare pretenziosa. Si tratta di un'opera breve, diretta, che non ha bisogno di fronzoli per trasmettere al lettore ciò che ha da raccontare. 

C'è una genuina visione del lavoro, dell'artigianato senza razzismo o pregiudizi, ma sarebbe ipocrita da parte dell'autore fingere di non sapere che le tante piccole aziende a conduzione familiare (dove l'imprenditore, sottolinea, era soprattutto un artigiano, un lavoratore) sono state soppiantate da capannoni zeppi di manodopera cinese a bassissimo costo, spesso in condizioni tutt'altro che dignitose. Il capitolo in cui assiste alla perquisizione di uno di questi luoghi è un ritratto a toni caldi, efficace e che lascia il giudizio soprattutto al lettore, così come lo è la cronaca di una manifestazione di protesta, il ricordo di collaboratori rispettati e affezionati. 

Se siete tra coloro che credono che al Premio Strega dovrebbe vincere un romanzo, un'opera che scaturisce dalla creatività e dalla fantasia di uno scrittore talentuoso, allora "Storia della mia gente" non è una lettura che vi consiglierei. Se però come me siete curiosi riguardo gli spaccati della nostra storia italiana, della società e delle trasformazioni che ha subito, credo che come me potrete trovare questa lettura molto interessante.

Qual è l'ultimo Premio Strega che avete letto?

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