venerdì 25 novembre 2022

L'anno della lepre

Uno dei primi romanzi dell’autore finlandese Arto Paasilinna è “L’anno della lepre”, pubblicato nel 1975 e considerato il primo titolo di genere umoristico-ecologico. In Italia è pubblicato da Iperborea.


Titolo: L'anno della lepre
Autore: Arto Paasilinna
Anno della prima edizione: 1975
Titolo originale: Jäniksen vuosi
Casa editrice: Iperborea
Traduttore: Ernesto Boella   
Pagine: 204


Il protagonista è Vanaten, un uomo insoddisfatto della propria esistenza, stanco del proprio matrimonio e poco appassionato al proprio lavoro di giornalista. Un giorno, in auto con un collega, investe un cucciolo di lepre: invece di ignorare l’accaduto, si inoltra nel bosco finché non ritrova l’animaletto (salvo, ma con una zampa spezzata) e da quel momento in poi decide di prendersene cura, abbandonando tutto ciò che caratterizzava la sua vita fino ad allora.

Seguiamo così Vanaten in un’avventura attraverso la Finlandia e i suoi paesaggi, descritti in modo da immaginarceli perfettamente: laghetti, fitti boschi, distese innevate a perdita d’occhio. Vanaten diviene una sorta di “yes, man” che si fa trascinare dalla piena degli eventi, che passa da un lavoro temporaneo all’altro, da un incontro bizzarro al successivo, da una disavventura a quella che lo attende dietro l’angolo, riscoprendo se stesso nella relazione con la natura che lo circonda e nella lepre da cui non si separa mai.

“L’anno della lepre” è molto lontano dai titoli che leggo di solito, e devo ammettere che le letture umoristiche non sono propriamente quello che ricerco, anche se Paasilinna qui ha fatto sorridere anche me (ho amato in particolare il capitolo del salvataggio della mucca). È un romanzo scorrevole, diviso in capitoli brevi e ricchi di avventure, di dialoghi e di azione.

Vanaten non è un personaggio privo di contraddizioni, il suo scoprirsi animalista salvando la lepre viene poi messo in dubbio dalla caccia all’orso e all’assassinio di un corvo -capitoli che, lo confesso, non ho apprezzato.

Nel complesso però è stata una lettura piacevolmente originale, in cui ho amato soprattutto l’aspetto del rapporto con la natura e le descrizioni dell’ambiente che mi hanno davvero trasportata in Finlandia con il protagonista -e il leprotto, naturalmente!

Avete letto questo titolo?

Mi consigliate un libro che parli del rispetto per l’ambiente?

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