giovedì 5 ottobre 2023

Il corpo docile

Di Rosella Postorino ho letto a questo punto quattro romanzi, e l’impressione che ne ho tratto è che l’autrice libro dopo libro stia creando storie sempre più riuscite. "Il corpo docile", ora pubblicato da Feltrinelli, risale al 2013 e parte da una premessa eccellente, un argomento scomodo e poco trattato: quello dei bambini figli di detenute, che trascorrono in carcere con le madri i primi anni di vita.

È una di loro Milena, che ormai ha più di vent’anni e con la madre continua ad avere un rapporto difficile, segnato dalla brusca separazione di quando a tre anni ha dovuto lasciare Rebibbia e tornare a vivere in libertà con il padre, mentre per lei il carcere era una casa. Oggi a Rebibbia è volontaria, proprio con i bambini come lei e si affeziona in particolare al piccolo Marlon, i cui tre anni si avvicinano e dal quale quindi a breve dovrà separarsi. 

L’abbandono e lo sradicamento sono temi centrali di questo libro, che verranno in altro modo ripresi nel recentissimo "Mi limitavo ad amare te". Insieme ad essi c’è il tema della maternità, e ci sono pagine in carattere differente (come anche nell’ultimo romanzo) che hanno il coraggio di esprimere i concetti più duri e dolorosi: qui sono le lettere scritte dalla madre di Milena, che non indica mai il destinatario a cui la figlia dovrebbe spedirle.

Le premesse sono ottime e anche gli argomenti; tuttavia una debolezza l’ho trovata ed è aver voluto concentrare questa storia unicamente su Milena e le sue infatuazioni, dedicando pagine e pagine all'effimera attrazione tra lei e un giornalista che dovrebbe realizzare un reportage sui bambini del carcere (pur avendo a disposizione una figura maschile molto più promettente, quella di Eugenio). 

Questo aspetto ha un po' depotenziato per me un'ottima storia, che ha anche alcuni colpi di scena molto efficaci. Avendo già letto sia “Le assaggiatrici” sia “Mi limitavo ad amare te”, so che l’autrice libro dopo libro ci sta regalando romanzi sempre più riusciti e su argomenti, come già qui, tutt’altro che banali! Vi consiglio perciò di recuperare in particolare le sue ultime pubblicazioni. 

Quali sono le autrici italiane che preferite?

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