mercoledì 4 ottobre 2023

Stirpe di drago

"Stirpe di drago", in questa edizione vintage Mondadori acquistata al mercatino, è stato il mio primo incontro con Pearl S. Buck, autrice statunitense premio Nobel per la letteratura che trascorse in Cina gran parte della propria vita.

In Cina è ambientato "Stirpe di drago", romanzo familiare che si svolge negli anni '30 e '40, durante l'occupazione giapponese e le atrocità di cui si macchiò, compreso il massacro di Nanchino. Si tratta di un romanzo familiare, che ha per protagonista il capostipite Ling Tan, sua moglie Ling Sao, i loro cinque figli con relativi coniugi e prole. 

Le scene crude e dolorose non mancano, data l'epoca di guerra che racconta, ma il romanzo è ricco anche di descrizioni della vita rurale, dei raccolti e della quotidianità della famiglia di umili agricoltori che con il tempo diventano coraggiosi partigiani che difendono il proprio paese. Nonostante l'epoca dei fatti, i personaggi femminili sono tutt'altro che secondari e sottomessi: Ling Sao per prima, insieme alla moglie del secondogenito Jade, che insegnerà alla famiglia l'importanza della lettura e del pensare con la propria testa.

Anche i rapporti tra i generi sono raccontati in modo tutt'altro che arcaico: tra le coppie, seppure condizionate dai retaggi del patriarcato dell'antica Cina fatto di matrimoni combinati e fasciatura dei piedi, ci sono sentimenti veri, rispetto e complicità, tra i più anziani come tra i più giovani. L'ho trovato un elemento di grande attualità che mi ha fatto provare per loro maggiore empatia.

"Stirpe di drago" è un romanzo dal sapore classico, complice anche la traduzione non proprio recente (risale agli anni '60), che ho letto assaporandone una pagina alla volta e immergendomi nei ritmi della natura e della campagna. Non si può considerare propriamente un testo di letteratura cinese, ma senza dubbio è stato un viaggio coinvolgente e che vi consiglio!

Qual è l'ultimo romanzo ambientato in Asia che avete amato?

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