mercoledì 4 ottobre 2023

Il figlio sbagliato

Camilla Läckberg ci riporta a Fjällbacka per l’undicesima volta con “Il figlio sbagliato”, pubblicato da Marsilio, e fa bene, perché i suoi personaggi ricorrenti hanno ancora qualcosa da dirci.

Seguiamo Martin riprendere in mano la sua vita con Mette elaborando il lutto, Erica e Patrick con tre bambini e in attesa del quarto (attesa in cui si inserisce l’elemento della disabilità o perlomeno la sua anticipazione). Torna la malattia a colpire Rita e indirettamente Mellberg, mentre una nuova figura si inserisce nella medicina legale.

Il caso alterna come sempre presente e passato: quest’ultimo è il 1980 in cui essere transessuali è tutt’altro che facile per Lola, padre single di una bambina piena di fiducia nel mondo. Proprio la morte di Lola e della piccola (o almeno così si crede) in un incendio è il cold case di questa storia, mentre nel presente vengono assassinati dapprima un fotografo, che proprio su Lola stava organizzando una mostra, poi un padre e i suoi due bambini, la cui famiglia era da sempre legata all’ambiente culturale e ai club dove aveva incontrato Lola.

Si dipana così una rete di misteri, di amori e tradimenti, di premi letterari tutt’altro che meritati e di segreti da svelare.

[Henning lo scrittore aveva amato Lola e le aveva rubato i quaderni; sua moglie aveva ucciso Lola rendendolo famoso, e poi Rolf il fotografo perché non rivelasse l’amore tra Lola e il marito, e la sua presenza sulla scena del delitto. La bambina però era sopravvissuta, mentre la ricca famiglia della zia insabbiava tutto e metteva a tacere che il corpo appartenesse a un amichetto, e uccisa la moglie del figlio di Henning si era infiltrata nella famiglia, per fargli perdere tutto: il figlio, i nipoti, i premi.]

Degno di nota il personaggio secondario della nonna materna di Pytte, con il suo passato di errori e il suo Dio capace di perdonare anche i delitti di Pytte/Louise, che cresce l’altro nipote Viktor con la sindrome di down, aprendo gli occhi a Erica su altre realtà possibili.

“Il figlio sbagliato” è una storia ben costruita, come sempre appassionante e scritta in modo semplice e coinvolgente. Dopo “La strega” che avevo trovato un po’ deludente mi pare che l’autrice sia tornata con l’energia che conosciamo, a raccontarci di nuovo storie di cui vogliamo scoprire i segreti e i colpevoli, disseminando indizi che acquistano tutti il loro posto alla fine del romanzo.

Spero proprio che non dovremo aspettare tanto tempo per leggere il dodicesimo volume di questa saga, che tra l’altro rappresenta un successo personale perché è la prima serie di gialli che porto a termine!

Qual è l’ultimo giallo che vi è piaciuto?

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