giovedì 8 maggio 2025

Un lupo nella stanza

Quest'anno avevo già letto due romanzi con protagonisti a dir poco disturbante: "Bambino" di Marco Balzano, che assume il punto di vista di un giovane fascista triestino, e "Naufragio", la cui protagonista non invia i soccorsi ad un gommone di migranti alla deriva (questo è ispirato a fatti realmente accaduti).

Si guadagna un posto nella categoria anche "Un lupo nella stanza" di Amelie Cordonnier, pubblicato da NN Editore, che in certi passaggi ho davvero faticato a leggere.

La protagonista è un'insegnante francese di trentacinque anni che ha appena messo al mondo il suo secondogenito, Alban. Nonostante la gravidanza non fosse stata cercata ha accolto l'arrivo del figlio con gioia, anche grazie al bel rapporto che ha con la figlia Esther, di sei anni; tutto sembra andare per il meglio finché sulla pelle del piccolo non cominciano a comparire delle macchie più scure, che la mettono davanti alla scomoda verità che suo figlio sia in parte nero.

Non avendo la coppia alcun ascendente non caucasico di cui sia al corrente, lei mette alle strette suo padre e scopre così di essere stata adottata a pochi mesi di vita, e che l'uomo (rimasto precocemente vedovo) non ha mai trovato il coraggio per confessarglielo.

Questo trauma sulle proprie origini, sull'abbandono subito, sui segreti taciuti e sull'appartenenza etnica genera nella donna una reazione violenta e incontrollabile di negazione e rifiuto verso il povero Alban, la cui epidermide viene nascosta allo sguardo di chiunque, fino a comportamenti davvero difficili da leggere sulla pagina.

"Un lupo nella stanza" è una riflessione sul peso che la verità svelata può avere sulle nostre vite, sul coraggio che serve per accettare una scoperta traumatica e per riconciliarsi con coloro che amiamo; è una prova coraggiosa, scritta con una lingua ricercata che utilizza filastrocche, giochi di parole, citazioni costanti de "La metamorfosi" di Franz Kafka, in un crescendo di tensione che mette il lettore a disagio ma lo tiene incollato alle pagine.

Qual è l'ultimo titolo NN che avete apprezzato?

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