sabato 8 aprile 2017

Happy birthday, turco!

Oggi ho scelto di parlare di un libro forse non molto conosciuto, che però sarà apprezzato dagli amanti del genere hard-boiled e più in generale dei polizieschi dove all'investigatore è riservato un ruolo di primo piano. Si tratta della prima di una serie di indagini -una delle mie manie è affrontare le serie di libri, anche quando ogni volume è autoconclusivo, sempre in ordine cronologico!



Titolo: Happy birthday, turco!
Autore: Jakob Arjouni
Anno della prima edizione: 1985
Casa editrice: Marcos y Marcos
Pagine: 220






Kemal Kayankaya ha origini turche, ma è rimasto orfano in tenera età ed è stato cresciuto da una famiglia tedesca a Francoforte. E' un solitario, ha avventure occasionali, beve molti alcolici e fuma molte sigarette; nonostante sia cresciuto da cittadino tedesco, si sente comunque profondamente turco.
Negli anni '80 ottiene una licenza da detective privato e questa è sua la prima indagine. Facciamo la sua conoscenza il giorno del suo compleanno, quando viene contattato da una donna turca e si trova così ad investigare sulla morte del marito di lei, Ahmed Hamul, che era invischiato nello spaccio di eroina in città. Attorno al consumo di droga ruota il caso, che affronta anche i temi dei Gastarbeiter (i cosiddetti "lavoratori ospiti" a cui veniva consentito l'ingresso in Germania) e della corruzione della polizia.

Il cast del film "Happy birthday, Türke!"
di Dorris Dörrie, 1992


Impossibile raccontare di più della trama senza rovinare la lettura del romanzo, che è il primo dello scrittore tedesco Jakob Arjouni.
Arjouni scriveva sotto pseudonimo e all'epoca di questa pubblicazione aveva appena vent'anni. "Happy birthday, turco!" fu definito il primo etno-thriller per via delle origini del suo protagonista, Kemal Kayankaya, per il quale è impossibile non provare istintiva simpatia. Le avventure di questo originale investigatore sono cinque, tutte molto amate dai lettori (delle successive parleremo in futuro!); purtroppo Arjouni è deceduto prematuramente nel 2013 e pertanto anche la storia di Kemal è stata troppo presto interrotta.

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