lunedì 18 giugno 2018

Perché dico NO ai "consigli per gli acquisti"

Ciclicamente durante l'anno ci sono periodi in cui le case editrici applicano sconti al proprio catalogo -occasione senz'altro ghiotta per i frequentatori delle librerie, ed anche online su blog e canali YouTube si moltiplicano i contenuti di coloro che consigliano ai propri lettori o ascoltatori quali titoli acquistare.
Perché allora i consigli per gli acquisti non trovano spazio anche su questo blog?
Ho scelto di dedicare a questa domanda un post dal tono leggermente polemico, ma dall'intento più che altro esplicativo, fermo restando che ognuno è liberissimo di pubblicare sui propri spazi virtuali i contenuti che preferisce.


Joifish - Bookworm

Nonostante io ami leggere libri, ma anche leggere di libri o guardare video di consigli di lettura, e consigliare ad altri libri da leggere è naturalmente anche lo scopo di questo blog e della mia pagina Facebook, ci sono diverse ragioni per le quali non amo questo tipo di contenuti legati a sconti particolari.
Innanzitutto, credo che un blog, una pagina o un canale YouTube che parlano di libri non siano cartelloni pubblicitari. Ogni casa editrice ha i propri social media con i quali condivide le proprie iniziative promozionali, e il ruolo di social media manager è una professione -retribuita. Dal momento che coloro che scelgono liberamente di parlare della propria passione per la lettura lo fanno a titolo gratuito, trattandosi di un hobby, non vedo perché dovrebbero occuparsi del fare pubblicità ad una casa editrice o ad un'altra -qui potremmo aprire un lungo dibattito sulle collaborazioni e sul ricevere libri da parte delle stesse case editrici per poi recensirli, ma magari ci sarà l'occasione in un altro momento.

La ragione principale però per cui non sono interessata a consigliare l'acquisto di libri scontati nei diversi periodi dell'anno è che non serve acquistare libri per essere lettori, e anche se desideriamo possedere copie cartacee di ciò che leggiamo non è necessario spendere molti soldi per comprarli. Mi spiego meglio: come ripeto spesso nei post in cui recensisco le mie letture, io credo fermamente nell'importanza delle biblioteche pubbliche. In biblioteca chiunque ha la possibilità di prendere in prestito testi indipendentemente dal loro prezzo di copertina, e dunque indipendentemente dalla propria situazione finanziaria; la lettura è di tutti, la lettura è per tutti, e per questo incentivare l'acquisto di romanzi talvolta piuttosto costosi mi sembrerebbe offensivo verso coloro che non possono permetterselo.
Si potrebbe obiettare che non tutti hanno una biblioteca fornita vicino casa, ed io essendo bolognese sono molto fortunata vivendo in una città ricchissima di biblioteche comunali e di quartiere; ricordo tuttavia l'esistenza del prestito digitale (qui trovate maggiori informazioni) che permette l'accesso ad ebook che restano disponibili per la lettura per un paio di settimane e possono essere un'ottima soluzione per chi voglia usufruire dei prestiti direttamente da casa.
Ci tengo comunque a specificare che io acquisto parecchi libri, questo è vero; tuttavia compro quasi esclusivamente nelle librerie dell'usato, privilegiando quelle di modeste dimensioni (per intenderci, preferisco scovare tesori nel negozio dell'usato vicino casa piuttosto che acquistare da Libraccio) dove non ho bisogno di investire un patrimonio per portarmi a casa titoli che mi attraggono. Talvolta mi lascio tentare anche dalle iniziative che scopro in edicola, che di solito sono piuttosto vantaggiose dal punto di vista del prezzo, e qualora proprio non possa aspettare ad acquistare una novità editoriale allora mi rivolgo alle librerie indipendenti della mia città, rifiutandomi di acquistare su Amazon o nelle grandi catene. 



Da ultimo, credo anche che i consigli per gli acquisti diventino molto spesso ripetitivi -anche se questo vale per molti contenuti che si trovano online nei canali o sui blog di chi sceglie di parlare delle proprie letture. Se ripenso ai primi mesi delle mie recensioni, mi accorgo di aver avuto io stessa la tentazione di leggere soprattutto opere molto chiacchierate all'epoca. Con il passare dei mesi però ho prestato attenzione al dedicare il mio tempo ad opere che potessero interessarmi e soddisfarmi indipendentemente da quanto fossero sulla bocca di tutti -questo non significa, mi pare ovvio, che io escluda a priori le novità editoriali qualora desideri leggerle.
In questo periodo in cui molti creatori di contenuti suggeriscono cosa acquistare da questo o quel catalogo, spesso mi ritrovo a leggere o ad ascoltare consigli molto simili. Questo mi pare davvero un peccato, dal momento che esistono davvero tanti, tantissimi libri più di quelli che avremo mai il tempo di leggere nella vita, e saremmo più onesti con noi stessi scegliendo di dedicarci ai nostri reali interessi piuttosto che alimentando la pubblicità attorno ai soliti titoli noti del momento.

Indipendentemente però da come vi procuriate i vostri libri da leggere... auguro a tutti voi una buona estate, ricca di letture da fare a casa, sotto l'ombrellone o dove preferite! 

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