giovedì 28 giugno 2018

Sotto il velo

Se state cercando una lettura che vi impegni all'incirca un quarto d'ora, magari mentre girovagate tra gli scaffali di una libreria o di una biblioteca in attesa di un appuntamento per cui siete in anticipo, ho per voi un consiglio che riesce a non essere superficiale nonostante la sua brevità.



Titolo: Sotto il velo
Autrice: Takoua Ben Mohamed
Anno della prima edizione: 2016
Casa editrice: Becco Giallo
Pagine: 112





LA STORIA

Una vera e propria storia, intesa nel senso classico che include un inizio, uno svolgimento ed una conclusione di una vicenda, in quest'opera non la troverete. Essa è infatti composta da vignette umoristiche che raccontano la quotidianità di una ragazza con l'hijab in Italia: dalle fashion blogger musulmane su YouTube alle quali non riesce a copiare lo stile, agli spilli che le rovinano il tessuto del velo ed il mascara con cui lo macchia truccandosi dopo averlo indossato, l'autrice affronta anche il tema dell'identità delle seconde generazioni e le domande scomode di chi la considera una donna oppressa, non padrona delle proprie scelte.

COSA NE PENSO

L'autrice è una ragazza italo-tunisina oggi neanche trentenne che ha fondato da giovanissima il "Fumetto intercultura". Definita "tunisina" quando in Italia, "italiana" quando in Tunisia, si scontra con le problematiche proprie delle seconde generazioni di immigrati e con la diffidenza che il suo abbigliamento suscita nel prossimo, avendo scelto di indossare l'hijab. 
Qui Takoua Ben Mohamed ha realizzato una sorta di striscia a fumetti, in cui in realtà le pagine sono occupate da tavole in quattro riquadri organizzate in "capitoli" brevissimi, di un paio di pagine al massimo, semplici e divertenti
Devo ammettere di non aver apprezzato particolarmente i disegni: troppo stilizzati per i miei gusti, nonostante riescano ad essere sempre allegri e colorati.
L'arma vincente di quest'opera è sicuramente l'ironia: essa diventa la chiave per mostrare somiglianze e non differenze, per aprire la strada al dialogo con ragazze di tutte le fedi religiose, accomunate dalla quotidianità fatta di studio, moda, carriera ed amicizie. Come l'autrice stessa dichiara in una vignetta in chiusura al libro, lei non crede che esistano due culture che non hanno niente in comune: e in tempi di ostilità ed intolleranza, questo fumetto è un'ottima scelta per ricordarci che non siamo poi così diversi quando impariamo a conoscerci meglio. 

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