giovedì 16 agosto 2018

Il mio Salinger

"Il giovane Holden" lo abbiamo letto in molti, soprattutto da adolescenti. La mia professoressa di Italiano me lo consigliò quando avevo tredici anni -che forse segnano proprio l'inizio dell'età più adatta per incontrare Holden Caulfield, per comprendere quella sua rabbia ostinata, quella ribellione a tutti i costi. Andavo in giro con la mia copia ovunque, ed ancora oggi è uno dei libri a cui sono più affezionata, macchiato com'è di erba e di caffè a ricordarmi l'inizio della mia adolescenza.
Da allora, confesso di non aver approfondito la produzione di Salinger, avendo lasciato a sedimentare nel mio cuore il ricordo tenero ed intenso di quella lettura. È bastata però la copertina di questo romanzo grafico per risvegliare l'interesse per l'autore americano, e la sua lettura per intensificarlo ulteriormente.





Titolo: Il mio Salinger
Autrici: Valentina Grande e Eva Rossetti
Anno della prima edizione: 2017
Casa editrice: Beccogiallo
Pagine: 143





LA STORIA


Jerome David Salinger nacque negli Stati Uniti nel 1919. Dopo variegate esperienze lavorative, fu arruolato nel controspionaggio nel corso della Seconda Guerra Mondiale per via della sua conoscenza del francese e del tedesco. Si occupò in particolare di interrogare i prigionieri di guerra (e visse l'esperienza di osservare in un campo di concentramento, che lo segnò profondamente); si trasferì per un periodo in Germania dedicandosi alla denazificazione del Paese, e qui incontrò in circostanze poco chiare Sylvia Welter, un medico tedesco dal passato oscuro.
Da questo episodio prende il via questa biografia romanzata, che ripercorre le tappe di una storia d'amore e di un matrimonio durato assai poco, nel corso del quale J. D. Salinger si dedicava alla stesura del proprio capolavoro, "Il giovane Holden". 


COSA NE PENSO


"Il mio Salinger" racconta l'inizio e la fine di un amore; racconta una donna che non ha mai dimenticato il suo primo marito (Sylvia scrisse infatti a J.D. dopo molti anni dal loro divorzio, egli tuttavia strappò la lettera senza mai leggerla), e di un uomo inquieto, tormentato, accompagnato dal suo personaggio Holden Caulfield che prende forma nel romanzo con cui otterrà la fama. 
C'è spazio anche per i racconti, ad esempio per "Un giorno ideale per i pescibanana" pubblicato sul New Yorker, così come per le citazioni di Rilke e della Dickinson. Ne "Il mio Salinger" c'è Vienna con la sua ruota panoramica, c'è Ellis Island che accoglie chi sbarca a New York, c'è Central Park con la sua giostra; ci sono spiagge e stazioni, appartamenti e musei, ognuno di essi reso graficamente in modo impeccabile, in tinte che ricordano acquerelli, in tavole colme di poesia. 


Questa graphic novel è anche arricchita da due brevi scritti dell'autrice Valentina Grande, davvero utili nella comprensione dell'opera: nel primo, "Sylvia e Salinger: una biografia romanzata" sono descritti gli eventi da cui il fumetto ha preso vita, mentre nel secondo, "The last and best of Peter Pans" (il titolo di un racconto che Salinger ha vietato di pubblicare fino al 2051... e spero di avere l'opportunità di leggere allora!) ricostruisce la trama e la storia editoriale de "Il giovane Holden". Infine vi è una cronistoria essenziale che ripercorre la vita di Salinger, dalla nascita alla morte avvenuta meno di una decina di anni fa.
Credo che "Il mio Salinger" sia una delle opere illustrate che più mi abbiano colpita in questi mesi, e credo che potrà fare questo effetto a tutti coloro che da adolescenti hanno amato molto Holden Caulfield, ma l'hanno perso di vista da un po'. In questa categoria di lettori infatti si risveglierà di certo un ricordo indelebile e con esso, da lettori più maturi quali siamo oggi, un prepotente desiderio di approfondire la produzione di Salinger cogliendo questo spunto. Per quanto riguarda coloro che invece di Salinger non hanno ancora letto nulla, sono sicura che  dopo aver terminato questa lettura correranno a procurarsi perlomeno una copia "Il giovane Holden"!

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