mercoledì 12 maggio 2021

La terra, il cielo, i corvi

Teresa Radice e Stefano Turconi sono tra i fumettisti più affermati e apprezzati del panorama italiano, la cui fama è senza ombra di dubbio meritata. Personalmente ho già letto due delle loro opere: "Il porto proibito" e "Non stancarti di andare"; mentre sulla seconda ho qualche perplessità, ho trovato la prima davvero un capolavoro. Non potevo dunque farmi sfuggire quest’ultima uscita!



Titolo: La terra, il cielo, i corvi
Autori: Teresa Radice e Stefano Turconi
Anno della prima edizione: 2020
Casa editrice: Bao Publishing
Pagine: 208



LA STORIA

Attilio Limonta è un giovane di poco più di vent’anni quando riceve la cartolina di leva ed è costretto suo malgrado a partecipare alla seconda guerra mondiale. Prima di allora era stato una sorta di contrabbandiere, un giovane che viveva al di fuori della legge e per questo doveva convivere con numerosi sensi di colpa, oltre che con il suo silenzioso padre incapace di dimostrargli il proprio amore. Nel corso della guerra Attilio viene fatto prigioniero e quando decide di scappare lo fa insieme ad un soldato tedesco e portandosi dietro una giovane sentinella russa, che altrimenti li avrebbe denunciati.


CHE COSA NE PENSO

Un italiano, un tedesco, un russo: sembra una barzelletta, eppure questa è una storia che non fa ridere. Ci dice Attilio che questa è la storia che racconterà della sua morte; ce lo dice all’inizio del fumetto e così passiamo le pagine successive ad aspettare una tragedia. 

In realtà la storia non è quello che sembra, anche se di drammi ce ne saranno numerosi. In questo bizzarro legame che unisce tre soldati, parti di eserciti diversi, sarà difficile non affezionarsi a loro -nel mio caso soprattutto a Volpe, il soldato tedesco che nel portafoglio porta con sé parole d’amore della moglie e della figlia.

Teresa Radice e Stefano Turconi scrivono un romanzo sulla difficoltà di comunicare e sui legami che nascono oltre le parole. È un esperimento interessante, poiché vi sono pagine intere scritte soltanto in russo o in tedesco, dove il lettore fatica ad orientarsi: nel mio caso comprendo il tedesco, ma per il russo devo confessare di essermi aiutata con un traduttore online, perché leggere un testo senza poterlo capire integralmente è un aspetto che non sono riuscita ad apprezzare nonostante ne capisca la validità sperimentale.


Come sempre incredibili sono le illustrazioni: gli sfondi di "terra, cielo e corvi" come dice il titolo, le campagne dove Attilio cresce e dove Attilio torna, in una sorta di ciclo che si chiude. Stefano Turconi è un illustratore incredibile del quale amo tantissimo lo stile, anche quando le storie non mi convincono appieno come nel caso di "Non stancarti di andare".


"La terra, il cielo, i corvi" non arriva nella mia personale classifica di gradimento a superare "Il porto proibito" che rimane a mio parere un concentrato di poesia difficile da battere; tuttavia per chi è già amante del fumetto questa è sicuramente una storia molto poetica, che mostra come nascono i più impensati legami tra gli uomini e come l’essere umano resista nelle difficoltà trainato dalla propria voglia di vivere, anche quando pensa di avere ormai perso tutto.
Ci sono diversi passaggi molto commoventi in questo fumetto, scene che vi faranno emozionare e nonostante le difficoltà linguistiche vi consiglio di arrivare fino alla fine, perché la conclusione vi trasmetterà un senso di pace e di serenità assolutamente imprevedibile fino a quel punto.

Nessun commento:

Posta un commento