mercoledì 16 giugno 2021

Klara e il sole

Anni fa comprai un libro attratta quasi unicamente dalla copertina: si trattava di "Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro, che sarebbe poi diventato uno dei libri che preferisco in assoluto. Oggi, davanti alla promessa di ritrovarne le stesse atmosfere nell’ultima pubblicazione dell’autore, non ho potuto resistere e l’ho acquistato e letto immediatamente.


Titolo: Klara e il sole
Autore: Kazuo Ishiguro
Anno della prima edizione: 2021
Titolo originale: Klara and the sun
Casa editrice: Einaudi
Traduttrice: Susanna Basso
Pagine: 250


LA STORIA

"Klara è il sole" è la storia di un’amicizia tra una ragazzina dalla salute fragile ed un automa dalla sensibilità spiccata, che le viene affiancato. Non voglio dirvi di più della trama, perché esattamente come per "Non lasciarmi" credo che questo sia un romanzo tanto più godibile quantomeno si conosce del suo contenuto in anticipo: quando lessi "Non lasciarmi" per la prima volta non c’era Instagram, non si parlava di libri già prima della loro uscita in libreria o perlomeno le informazioni non erano così diffuse, e questo mi ha permesso di vivere completamente l’esperienza di lettura. Proprio per questo ho cercato di stare alla larga per quanto possibile da tutte le informazioni anche su "Klara il sole", e sono stata felice di averlo fatto.

COSA NE PENSO

In "Klara e il sole" c’è una tenerezza rara, c’è un rapporto speciale e soprattutto ci sono molte domande, molte questioni aperte, prima tra tutte: che cosa ci rende umani? È il nostro DNA, la nostra materia cerebrale, o il cuore umano in senso filosofico esiste davvero? È qualcosa che solo gli umani fatti di carne ossa e sangue possono avere, o anche un’intelligenza artificiale ne è dotata?

In "Klara e il sole" gli umani vengono potenziati per essere migliori, e vengono creati per bambini e adolescenti degli AA, amici artificiali che hanno molto da imparare, ma a cui di certo non mancano i sentimenti. Di sentimenti in questo libro ne troverete tanti, e molte saranno le pagine in grado di emozionarvi: ho provato sin dall'inizio un'enorme tenerezza per Klara, ed anche compassione, perché è difficile essere considerati qualcosa di meno degli altri quando dentro sia ha lo stesso mondo.

Non sbaglia chi trova dei parallelismi tra questo romanzo e "Non lasciarmi": anche qui si parla di creazioni ideate a beneficio esclusivo di qualcun altro, senza preoccuparsi di quello che sarà delle invenzioni stesse  -la visione della tecnologia, come completamente asservita all'umano, coincide. Come in "Non lasciarmi" c’è anche molto non detto: l’immaginazione del lettore deve impegnarsi per colmare i vuoti, e questo è parte del suo fascino, perché non si può dire che quelli di Ishiguro siano romanzi irrisolti. 

Anche in "Klara e il sole" infatti ogni tassello trova il suo posto, nonostante non tutto possa trovare una ragione razionale; ma si può credere nel sole, si può credere che sappia risvegliare un mendicante e un cane da un sonno eterno, e anche salvare una ragazzina da una malattia. Si può credere nel sole, nella gentilezza e nel sacrificio, e a mio parere sono proprio questi valori a rendere umani, molto più della materia cerebrale e il DNA.

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