mercoledì 23 marzo 2022

Quaderni russi

Di Russia si parla molto in questi mesi: si parla di Ucraina, di Putin, dell’ex Unione Sovietica e mi sono accorta che nonostante qualche corso negli anni dell’università conosco ben poco della materia di discussione. Come sempre la lettura diventa per me anche il mezzo per imparare qualcosa di nuovo; non me la sentivo di iniziare con saggi o testi storici e così ho acquistato "Quaderni russi" di Igort.


Titolo: Quaderni russi
Autore: Igort
Anno della prima edizione:
Casa editrice: Oblomov
Pagine: 176

In questo fumetto l'autore, che ha viaggiato per oltre due anni negli stati che hanno fatto parte dell'URSS, ripercorre il coraggioso operato della giornalista Anna Politovskaja, assassinata per le sue inchieste sulla seconda guerra in Cecenia nell’ottobre del 2006. La ricostruzione avviene anche attraverso numerose testimonianze di chi ha vissuto il conflitto, da una parte e dall'altra: assistiamo alle brutalità, alle torture, agli stermini di massa condotti sul territorio da un esercito russo determinato a non concedere alcuna indipendenza, soprattutto per via dell’importanza economica della regione, e vediamo anche la resistenza che si mescola alla disperazione. Tra le pagine ritroviamo due eventi che sono stati di grande impatto anche nelle notizie in Occidente: il massacro di Beslan nel 2004 e quello del teatro di Mosca nel 2002. 

I fatti di cronaca e la lotta per l’autonomia del popolo ceceno, represso sin dai tempi degli zar di Russia, si intrecciano agli scritti di Anna Politovskaja, ma anche a Tolstoj e Dostoevskij, la cui produzione letteraria è strettamente connessa con le loro vicissitudini di cittadini della Russia.

I disegni di Igort sono semplici e molto efficaci: passano dal bianco e nero a colori cupi, che ricordano quelli del sangue, dei bombardamenti, dell’oscurità in cui dimorano i prigionieri. Quest’opera è una sorta di quaderno come dice il titolo ed alterna ai disegni e alle vignette pagine di testo, citazioni dirette di Anna Politovskaja, tavole mute dedicate ai paesaggi, numerose didascalie esplicative, un'efficacissima riattualizzazione del dipinto Guernica in ambito ceceno. Vi è anche una parentesi sulla Siberia e sulla deportazione dei kulaki negli anni '30 del Novecento, che ha ben poco da invidiare agli stermini di massa messi in atto dai nazisti appena un decennio più tardi, pur essendo per noi evidentemente meno noti.

Ritengo questa lettura in qualche modo introduttiva al tema, perché nel suo essere molto comunicativa richiede di certo un approfondimento dei fatti storici e dei personaggi rappresentati da parte del lettore. Fornisce comunque uno spunto da cui partire e personalmente mi sento di consigliarla anche a chi come me non è affatto un esperto in materia, perché vi verrà spontaneo documentarvi una volta terminato questo fumetto. Per quanto mi riguarda mi sono già procurata anche quaderni ucraini!

Avete scelto di affrontare delle letture sul momento storico che stiamo vivendo?

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