mercoledì 12 ottobre 2022

Prima persona singolare

La più recente raccolta di racconti di Haruki Murakami, pubblicata nel 2020 e portata in Italia da Einaudi, è composta da otto racconti: l'ultimo, che dà il titolo al volume, era inedito all'uscita del libro, mentre i sette precedenti erano già apparsi su una rivista letteraria. 


Titolo: Prima persona singolare
Autore: Haruki Murakami
Anno della prima edizione: 2020
Titolo originale: 
Ichininshō Tansū
Casa editrice: Einaudi
Traduttrice: Antonietta Pastore 
Pagine: 152


Il tema principale che accomuna questi racconti, che hanno tutti per protagonista lo stesso Murakami e sono scritti in prima persona, è il ricordo: si tratta di ricordi della giovinezza in "Su un cuscino di pietra", "La crema della vita", "With The Beatles". Arriva a ricordare l'infanzia quando ripercorre la propria passione per il baseball nel racconto "Antologia poetica per gli Yakult Swallows" (che ho trovato forse il più noioso degli otto), mentre più recenti sono gli incontri ricordati in "Carnaval" e "Prima persona singolare".

Un altro argomento ricorrente è quello della musica, risaputa passione dell'autore. Ha un ruolo centrale in "Charlie Parker Plays Bossa Nova" e in "Carnaval", ma vi si fa riferimento anche ne "La crema della vita", in "With the Beatles" e in "Confessioni di una scimmia di Shinagawa". 

Sei su otto dei racconti sono completamente realistici; l'unico davvero onirico è "Confessione di una scimmia di Shinagawa", che fa riferimento ad un racconto contenuto nella raccolta "I salici ciechi e la donna addormentata" intitolato proprio "Una scimmia di Shinagawa" (non l'ho ancora letto). Strano ma vero, per quanto sia il più surreale è stato il mio racconto preferito!

Un elemento onirico lo ritroviamo anche in chiusura di "Prima persona singolare", racconto enigmatico ed irrisolto, che termina in una vera e propria visione da incubo.

Complessivamente non ho trovato questa raccolta di racconti particolarmente degna di nota: diversi di essi mi sono sembrati poco significativi, non memorabili. Quelli che però vi consiglio davvero di leggere sono "With the Beatles" (attenzione: è presente l'argomento del suicidio) e "Confessioni di una scimmia di Shinagawa", che ho trovato storie più complete e articolate pur nella loro brevità. 

Qual è l'ultima raccolta di racconti che avete letto?

SPOILER: RIASSUNTO DEI SINGOLI RACCONTI

Su un cuscino di pietra:**

Ricordo di una notte condivisa prima dei vent’anni con una ragazza che scriveva poesie. Negli anni è tornato a leggerne le parole, che gli sono rimaste impresse più del suo viso.

La crema della vita: **

L’enigmatico incontro, a diciott’anni, con un anziano signore che gli chiede di immaginare un cerchio con infiniti centri e privo di circonferenza, perché la crema della vita è comprendere ciò che prima era incomprensibile. Il tutto durante un attacco di panico perché è stato invitato ad un concerto che però si è rivelato non esserci. Negli anni, gli torna in mente quell’incontro quando gli capita qualcosa di strano -anche qui: ruolo dei ricordi.

Charlie Parker plays Bossa Nova:**

Qui l’autore si concentra sulla musica jazz una sua grande passione e ricorda un articolo che aveva scritto riguardo un disco che nemmeno esisteva e che aveva soltanto immaginato è presente l’elemento onirico perché in un proprio sogno incontra il musicista Charlie Parker con il quale ha una piacevole conversazione di per sé il racconto non mi ha trasmesso nulla.

With The Beatles:****

Tra i primi quattro racconti senza dubbio il più completo e il più emozionante prende l’avvio dal tema della musica come il precedente e al centro ha i ricordi dell’autore relativi al periodo della sua giovinezza negli anni 60 quando la musica dei Beatles era ovunque il primo ricordo è quello di una ragazza intravista nei corridoi della scuola che stringe al petto proprio un album della celebre band Poi però il focus si sposta sulla sua prima fidanzata della quale non è mai stato veramente innamorato ma con la quale ha vissuto numerose esperienze e bei momenti ricorda in particolare una domenica mattina nella quale avendo preso accordi senza capirsi bene si è trovato da solo in casa di lei con il fratello maggiore della ragazza con il quale avuto una lunga e profonda conversazione Sul disturbo della memoria che affliggeva il ragazzo e gli a letto ad alta voce un brano di letteratura vent’anni dopo i due si rincontrano per caso e l’autore viene a sapere che la sua prima fidanzata si è tolta la vita e qui riemerge il presagio del suicidio che si era già presentato due volte all’interno del racconto prima nominando l’atto compiuto da un professore di studi sociali e poi dall’autore del racconto in questione intitolato la ruota dentata gli elementi chiave sono dunque la memoria ma anche il togliersi volontariamente la vita e come già detto la musica. Ho apprezzato molto le due situazioni di dialogo tra l’autore e il fratello maggiore della ragazza.

Antologia poetica per gli Yakult Swallows :***

Qui l’autore si concentra sulla propria passione per il baseball che lo accompagna sin dall’infanzia e ci racconta quindi il percorso di tifoso da bambino e poi giovane uomo e adulto dopo il trasferimento a Tokyo. Proprio mentre assisteva alle partite coglieva l’occasione per scrivere delle poesie sull’argomento che gli editori non furono interessati a pubblicare ma le cui poche copie esistenti valgono ora moltissimo denaro di persa il racconto non è particolarmente interessante ne ho apprezzato però i momenti in cui vengono ricordati i genitori dell’autore il difficile rapporto con il padre appassionato di baseball anche gli è mancato per una malattia dopo tanti anni in cui lui e il figlio si erano allontanati si fa riferimento anche all’abuso di alcol da parte dell’uomo quando l’autore era bambino e all’invecchiamento della madre che con il passare degli anni si è dedicata all’acquisto e alla conservazione degli oggetti più svariati tra cui delle schede telefoniche raffiguranti proprio i giocatori di baseball. Ci sono diversi riferimenti anche alla produzione letteraria di Murakami, in particolare a vento il suo testo di esordio e nel nome della pecora.

Carnaval:***

Riflessione dell’autore sul rapporto con le donne brutte della sua vita, in particolare una frequentata in amicizia che poi si è rivelata una delinquente. Centrale il tema della musica su cui si basa il loro legame. Ho trovato detestabili le affermazioni sul tenore “donna brutta MA”, come se un aspetto non attraente sorprendesse in presenza di una personalità interessante. Presenza della “scimmia sulla schiena” usata per descrivere l’aspetto, seducente o meno, delle donne. Punto di vista che ho colto come maschilista e teso a giustificarsi, non ho apprezzato.

Confessioni di una scimmia di Shinagawa:****

Incontro in una locanda di bassa qualità con una scimmia capace di parlare, con la quale trascorre la serata, parla di musica e dell’abitudine della scimmia di rubare i nomi delle donne di cui si innamora (che così tendono a dimenticare il proprio). Gli torna in mente cinque anni dopo quando una sua amica tende a dimenticare il proprio nome, e le è stato rubato un documento proprio nel quartiere di quella locanda. Racconto più onirico, fa riferimento a un altro racconto sulla scimmia di Shinagawa (che non ho letto), umanizzazione della scimmia e riflessione sull’amore. Mi è piaciuto!

Prima persona singolare: ****

Incontro di una sera in cui si veste elegante e va a leggere in un bar senza apparenti ragioni. Una donna che pare conoscerlo ma di cui non si ricorda gli rinfaccia un comportamento orribile di tre anni prima, su una spiaggia, verso una sua amica -non ricorda neanche questo ma invece di ribellarsi fugge. Incomunicabilità, incomprensione, racconto irrisolto che torna con la visione da incubo che d’un tratto lo circonda -non ci sono spiegazioni, ma non mi è dispiaciuto.

Nessun commento:

Posta un commento