mercoledì 7 giugno 2023

Vola via

Di leggere "Vola via" di Kristin Hannah, pubblicato da Mondadori, ho sentito la necessità appena terminato "L’estate in cui impariamo a volare", di cui ho trovato il coraggio di scrivervi poche settimane fa: avevo bisogno di seguire l'evoluzione di questa storia, sapendo che ne esisteva un seguito, una seconda parte in cui è l’elaborazione del lutto a farla da padrone. 

L’autrice, se non conosce per diretta esperienza la materia, ha fatto un ottimo lavoro nel rappresentarla sulla pagina, perché ha raccontato in modo straziante e credibile come ci si sente quando si è perso il proprio centro del mondo, il proprio punto di riferimento. 


Troviamo una delle protagoniste che cerca un equilibrio senza l'altra e non ci riesce; vediamo una famiglia che va in pezzi, legami che non sopportano un’assenza così ingombrante, una figlia che si rifugia nell’autolesionismo e nelle relazioni sbagliate, un’amica che trova conforto soltanto nei farmaci e negli alcolici. 

Il coma di Tully in seguito ad un incidente d’auto è al centro di questo secondo romanzo e il rischio di perdere anche lei ricorda a tutti quanto sia importante non darsi per scontati, al punto che anche quella madre scomoda che c’era sembrata crudele nel volume precedente assume tutt’altri contorni quando veniamo a conoscenza degli abusi che ha subito e che lei stessa racconta alla figlia una volta disintossicata e disperatamente alla ricerca del perdono. 

Di perdono parla "Vola via", e di trovare la forza per ricominciare. L’autrice costruisce il romanzo in modo anche originale dal punto di vista della struttura rispetto al precedente, dove avevamo avuto un racconto più lineare e in ordine cronologico: qui si alternano la prima e la terza persona e anche gli stati di coscienza e materia, in quanto le tue amiche si incontrano in una dimensione ultraterrena che potremmo credere soltanto immaginaria ma che con tutte le mie forze non ho voluto percepire come tale. 

Ho trovato che questa seconda parte per una volta ha davvero un motivo di essere stata scritta, non soltanto per vendere copie; mi è piaciuto molto e a questo punto non posso fare altro che consigliarvi l’unione di queste due storie che vi spezzerà il cuore, ma vi trasmetterà anche un profondo senso di speranza, perché in fondo ciò che ricordiamo rimane per sempre con noi.

Qual è un libro che vi ha fatto piangere?

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