giovedì 7 settembre 2023

I fantasmi di Parigi

"I fantasmi di Parigi" di Sebastian Faulks, pubblicato da Neri Pozza, è il romanzo che avrei voluto leggere durante il mio viaggio nella capitale francese quest'estate. In realtà sono stata così impegnata a scoprire e godermi l'esperienza che a parte la mia fida Lonely Planet e il volume "Parigi" della collana "The Passenger" pubblicata da Iperborea non ho trovato il tempo di dedicarmi ad altre letture, ma l'ho letto appena tornata.

I protagonisti di questa storia sono Hannah, una ricercatrice americana che si dedica alle vite delle donne francesi durante la seconda guerra mondiale, e Tariq, un diciannovenne che dal Marocco si reca a Parigi cercando di scoprire qualcosa di più su sua madre, cittadina francese mancata quando lui era solo un bambino. Tariq non ha un posto dove stare a Parigi, e i suoi passi incrociano quelli di Hannah che lo accetta come coinquilino.

Ad essere sincera dallo sviluppo di queste due linee narrative mi sarei aspettata di più, e invece si rivelano un po' un fuoco di paglia: di Hannah seguiamo più che altro il tira-e-molla amoroso con il docente Julian, Tariq non scoprirà un bel nulla su sua madre ma tornerà (pur senza aver mai avuto un documento in regola) con un aereo da dove è partito.

Gli aspetti interessanti di questo romanzo sono due: il primo è che se siete stati di recente a Parigi e avete viaggiato sui metrò vi godrete un viaggio attraverso i capitoli che prendono il nome delle sue fermate, e vi immergerete davvero tra le strade, le piazze e i parchi della città. 

Il secondo sono i "fantasmi" del titolo, che intrecciano al presente di Tariq e Hannah le loro memorie, in degli incontri che potremmo definire di realismo magico. C'è Victor Hugo che rappresenta "I miserabili" con le marionette sui treni della metropolitana, ci sono i fantasmi delle donne degli anni '40, le loro voci di collaborazioniste o partigiane o semplici cittadine che cercavano di sopravvivere nei nastri ascoltati da Hannah. C'è il volto di Tariq adulto in uno specchio, e il suo incontro con chi gli aprirà gli occhi sulla deportazione degli ebrei, la reclusione al Velodromo d'Inverno, la strage degli algerini a Parigi ad opera di Papon, la persecuzione degli harki in Algeria. C'è la Storia in questo libro, sembra fare capolino per caso tra le pagine, e l'ho trovato un espediente narrativo molto interessante. 

Nel complesso non è un romanzo eccezionale, ma mi sento di consigliarvene la lettura se avete voglia di immergervi in un viaggio a Parigi, anche solo con la fantasia!

Qual è l'ultimo romanzo ambientato in una capitale che avete letto?

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