giovedì 21 settembre 2023

Un albero cresce a Brooklyn

Pubblicato per la prima volta nel 1947, "Un albero cresce a Brooklyn" di Betty Smith, che ho letto in edizione Neri Pozza, è un romanzo familiare che mi ha scaldato il cuore. 

Nella Brooklyn di inizio Novecento nasce Francie Nolan, figlia di Johnny di origini irlandesi e di Katherine la cui famiglia è emigrata dall'Austria, sorella maggiore di Neeley. I Nolan sono poveri: il denaro non basta mai, Johnny fa il cameriere-cantante ma ha il vizio del bere, anche se resta un padre affettuoso e un marito amato. Kate è una donna che non si arrende, che cresce figli onesti e determinati, a cui legge le opere di Shakespeare e la Bibbia.

C'è molto dolore in questo romanzo, c'è la fame di quando non si ha nulla da portare a tavola, ci sono i bambini nati morti di zia Sissy, c'è una maestra che non comprende il realismo dei temi di Francie, la brutalità di Brooklyn che spazza via i più fragili, come Johnny vittima di se stesso.

Però c'è anche la tenacia, e la speranza: quella di un albero tagliato che rinasce e continua a crescere, quella dei tanti impieghi trovati dopo averne perso uno, l'intensità dell'affetto tra fratelli che include anche una nuova sorellina, i corsi dell'università a cui aspirare. 

C'è l'America del sogno e della rincorsa del successo, ma anche del proibizionismo, della prima guerra mondiale, l'emancipazione delle donne che vanno verso il diritto di voto e che rivendicano il diritto all'amore, al rispetto, al miglioramento economico -in questo senso, la mamma e le sorelle di Kate sono memorabili, e la zia Sissy è stata la mia preferita, nel coronare il suo sogno di maternità in modo tutt'altro che moralista. 

Francie, ma anche Kate, sono donne curiose, intraprendenti e tenaci; sono donne del passato, richiamano l'esperienza autobiografica dell'autrice, ma hanno molto da dire alle ragazze di oggi, che hanno ancora tante buone ragioni per lottare nonostante il tempo trascorso.

Classico della letteratura americana del Novecento, "Un albero cresce a Brooklyn" è senza dubbio uno dei romanzi che più mi hanno emozionata e coinvolta quest'anno; è una lettura perfetta per chi ama i romanzi di formazione, le storie che scaldano il cuore e le famiglie a cui, una volta terminato il romanzo, ci siamo affezionati quasi quanto alla nostra. 

Avete letto questo libro?

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