venerdì 2 febbraio 2024

Parlarne tra amici

Romanzo d’esordio della acclamatissima giovane autrice irlandese Sally Rooney, "Parlarne tra amici" pubblicato da Einaudi è la prima cocente delusione dell’anno. Di solito non parlo su questa pagina di romanzi che non mi sono piaciuti, ma dato il successo praticamente unanime che ha ottenuto questo libro voglio scriverne per confrontarmi con chi di voi invece è riuscito ad apprezzarlo! 

Diciamo la verità: è sostanzialmente una storia di corna! Francis ha 21 anni, incontra ad un evento Nick, un attore di una decina di anni più vecchio sposato con una scrittrice  e tra i due scocca un colpo di fulmine che evolverà ben presto in una relazione fisica e non soltanto. Francis è una ragazza tormentata, che alle superiori ha avuto una storia omosessuale con quella che attualmente è la sua migliore amica; ha un padre con problemi di alcolismo e soffre di disturbi che solo molto avanti nella narrazione saranno diagnosticati come endometriosi, in modo a mio parere superficiale e privo di contesto. Nick invece è un uomo insicuro che soffre di depressione e sembra insoddisfatto nel proprio matrimonio, nonostante non abbia alcuna intenzione di porvi termine.

Ci sorbiamo così quasi 300 pagine di tira e molla tra i due, litigi con coloro che li circondano, ma tutti privi di un vero sviluppo perché ogni volta le relazioni sembrano tornare al punto di partenza, come se nulla fosse avvenuto. L’autrice mette sul piatto tematiche delicate come l’autolesionismo e le lascia lì, senza approfondirle, senza dar loro importanza e i suoi personaggi sembrano lasciarsi trascinare senza evolvere in alcun modo, nonostante il tempo che passa e le situazioni che attraversano, le quali non dovrebbero realisticamente lasciarli così indifferenti.

Aggiungiamo il fatto che la scrittura è talmente semplice da diventare insopportabile: le frasi sono composte quasi unicamente da soggetto, verbo e un complemento. L’abuso di termini altisonanti e vuoti come “in modo performativo” ha avuto su di me un effetto estremamente irritante. Non ultimo l’elemento delle chat che probabilmente dovrebbe conferire modernità alla narrazione e che risulta l’ennesima lettura sterile in questo testo, e i dialoghi che non ho trovato per niente convincenti.

Non so se il problema sono io, se questa lettura è stata pensata per un target di lettrici più giovani e ingenue che possono lasciarsi coinvolgere dalle avvilenti scene di sesso tra i protagonisti e dalle amicizie superficiali che intercorrono tra di loro. 

Sono molto curiosa di conoscere il vostro parere se avete portato a termine questo libro e se ne avete tratta un’impressione diversa dalla mia, come credo sia successo alla maggioranza- Aiutatemi a cogliere i lati positivi che evidentemente mi sono sfuggiti!

Cosa pensate di Sally Rooney e dei suoi libri?

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