mercoledì 20 marzo 2024

Nuotare, fluttuare, volare

Di Daniel Glattauer ho letto negli anni diversi titoli, alcuni dei quali ancora in lingua originale quando studiavo a Berlino. La sua ultima uscita "Nuotare, fluttuare, volare", come sempre pubblicata da Feltrinelli, mi sembrava decisamente un titolo nelle mie corde e ho deciso di leggerlo appena scovato tra le novità della biblioteca. Non mi sbagliavo!

Nella sua scrittura semplice e diretta, Glattauer pone il lettore davanti a un dilemma etico quando una benestante famiglia viennese viene citata in giudizio, con la richiesta di risarcimento pari a duecentomila euro, dopo che sotto la loro custodia in vacanza in Toscana è affogata Ayaana, figlia di una famiglia di rifugiati somali.

Quanto vale una vita umana, soprattutto quando non è europea? Quanto si è disposti a nascondere la verità per salvaguardare la propria rispettabilità e il proprio mestiere? Con queste domande si scontra la politica Elisa, madre di Sophie Louise, la compagna di scuola che ha invitato Ayaana in Toscana, e si scontrerà anche con l'elaborazione del trauma da parte dell'adolescente, che online entrerà in contatto anche con le sostanze stupefacenti e un'altra vittima della tragedia [Abdulaziz, il fratello di Ayaana, che sotto falso nome la farà innamorare di lui ma la trascinerà anche nella spirale della dipendenza]. 

Sebbene la trama di per sé sia piuttosto lineare, ho trovato il testo di Glattauer convincente: lo arricchisce anche dei potenziali commenti sui social network con i quali i cittadini austriaci reagiscono alle notizie sulla disgrazia e sul processo, mettendo in luce i punti di vista spesso razzisti e astiosi nei quali ci imbattiamo quotidianamente. 

Per di più l'autore non cade nel facile tranello di voler esprimere troppo nel dettaglio il punto di vista della famiglia somala: sottolinea sì la necessità di dar voce agli inascoltati, a coloro che restano nell'ombra della società dopo aver subito innumerevoli traumi legati alla migrazione forzata (e li riporta sulle pagine), ma si concentra soprattutto sul punto di vista dei personaggi austriaci che meglio conosce ed evita stereotipi e gratuito buonismo.

Nel complesso è stata una lettura molto scorrevole e coinvolgente, più focalizzata sull'opinione pubblica e sui dilemmi morali che sul tema dell'emigrazione, che mi sento di consigliarvi.

Avete mai letto questo scrittore?

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