mercoledì 13 marzo 2024

Persone normali

Dopo un primo incontro con "Parlarne tra amici" che non mi era piaciuto per niente, ho dato un’altra possibilità a Sally Rooney con "Persone normali", sempre pubblicato da Einaudi, che a dire il vero era il titolo che avrai voluto leggere sin dall’inizio ma non avevo trovato disponibile in biblioteca la prima volta e la cui trama mi ricordava vagamente "Un giorno" di David Nicholls, che ho riletto da poco.

È andata molto meglio! Innanzitutto la struttura del romanzo è pianificata in maniera più convincente, attraverso continui salti temporali, a volte più lunghi, altri brevissimi, che eliminano i dettagli superflui.

In secondo luogo i protagonisti, Marianne e Connell, sono costruiti in modo tale che si prova per loro una sincera empatia e sono certa che se questo libro fosse uscito dieci anni fa, quando avevo la loro stessa età e vivevo le loro analoghe esperienze (l’ultimo anno di liceo, l’inizio dell’università, l’anno di Erasmus) avrebbe potuto diventare uno dei miei romanzi preferiti, perché vi avrei trovato innumerevoli analogie con il mio grande amore giovanile dell’epoca. 

Certo oggi le cose sono cambiate e anche il mio gusto letterario non è proprio lo stesso, tuttavia seguire questa crescita, questo percorso, il loro prendersi e lasciarsi, il cambiarsi a vicenda e il farsi bene, rimediare ai traumi dell’infanzia [specialmente nel caso di Marianne, che è cresciuta in un contesto abusivo e violento che ha poi riflettuto nelle sue relazioni di coppia disfunzionali, ma anche la depressione di Connell che fatica a verbalizzarla, trovandosi disorientato all’università dopo anni di liceo in cui è stato brillante e apprezzato] è un parabola benefica, che trasmette speranza. Connel e Marianne incarnano una generazione in modo credibile, le sue insicurezze, la precarietà, i dubbi riguardo il futuro e  le fin troppo numerose opzioni tra cui orientarsi per gli studi e la carriera.

Nonostante anche questa volta abbia trovato la scrittura di Sally Rooney piuttosto piatta e non degna di nota, i dialoghi raggiungono un livello più profondo e per fortuna abbiamo evitato il proliferare di chat sparse tanto per rendersi conto dell’epoca moderna in cui si svolgono i fatti! Insomma ho trovato questo testo molto più godibile e appassionante rispetto a quello letto precedentemente.

In conclusione se siete incuriositi dalla popolarità di questa giovane autrice irlandese vi consiglierei decisamente di partire da qui, perché vi troverete davanti alla storia di un’amicizia e di un amore che si supportano negli anni e che negli anni maturano insieme, e che a prescindere dalla vostra età anagrafica potrebbe riportarvi indietro indietro nel tempo e riscaldarvi il cuore!

Quali libri avete letto di questa autrice?

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