giovedì 25 aprile 2024

Un polpo alla gola

Primo romanzo grafico dalla storia unica di Zerocalcare, "Un polpo alla gola" è stato pubblicato da Bao Publishing nel 2012 e si divide in tre momenti della vita dell'autore, cominciando con la sua infanzia.

L'infanzia è centrale nella trama, con i suoi ricordi, i suoi fantasmi, i suoi segreti, il "polpo alla gola" delle verità mai confessate. Ci sono le avventure dei bambini, le minuzie che sembrano giganti e importantissime, l'amicizia che accompagna nella crescita; c'è un teschio nel bosco, c'è il mondo degli adulti così lontano e incomprensibile, nel vederli rappresentare principalmente l'autorità.

A guidarci in questa storia c'è un mistero, che nelle ultime pagine avrà la sua soluzione (che io non avevo immaginato [il figlio del custode della scuola e della prof ormai morta, durante un gioco con un coetaneo, era stato responsabile della sua morte -era suo il teschio nel bosco); ma soprattutto c'è la genuinità della narrazione con cui torniamo a pensare ai bambini che siamo stati, alle improbabili avventure con i nostri Secco e Sarah, com'era facile diventare vittime di scherno ma al tempo stesso rendere vittime altri coetanei. Non edulcora Zerocalcare, non dipinge bambini angelicati o artificiosi, ma ne dà un ritratto diretto e onesto come tutta la sua produzione. 

"Nessuno guarisce dalla propria infanzia": è proprio così, e leggere questo fumetto me lo ha ricordato. 

Qual è il vostro titolo preferito di Zerocalcare? 

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