mercoledì 16 gennaio 2019

Salvezza

Di recente, 49 persone sono rimaste in ostaggio dei governi europei sulla nave Sea Watch, in alto mare, in balia delle onde e delle condizioni meteorologiche, mentre il vicepremier italiano (uno dei due) sbraitava divieti e l’Europa intera se ne lavava le mani.
Certo, la guerra alle ONG ha inasprito la situazione degli sbarchi sulle coste italiane, ma solo di propaganda si tratta: da anni il Mediterraneo è un cimitero, da anni affondano gommoni e vite tra le sue acque. 
Titolo: Salvezza
Autori: Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso
Anno della prima edizione: 2018
Casa editrice: Feltrinelli Comics
Pagine: 128
LA STORIA
Dei salvataggi e delle morti vogliono raccontare il giornalista Marco Rizzo e il disegnatore Lelio Bonaccorso in “Salvezza”, un reportage a fumetti della loro esperienza (compiuta nel novembre 2017) a bordo della nave Aquarius.
Su di essa hanno incontrato vite disposte a tutto pur di sfuggire alle torture delle carceri libiche, alla leva obbligatoria a tempo indeterminato in Eritrea, alla guerra civile siriana e così via: ognuno alla ricerca della libertà, di un’opportunità di una vita migliore, seppure a carissimo prezzo.
La permanenza sulla nave è emotivamente un’ardua prova per i due autori, che si scontrano con la paura umana, con i gommoni che oltre ai vivi trasportano cadaveri, con donne e uomini sopravvissuti a stupri, torture e privazioni di ogni sorta; al punto da portarli a domandarsi:


“Sinceramente non lo so se questo è giornalismo. Non pensavo che saremmo stati così coinvolti. Ma quando ti chiedono aiuto in questa situazione, che cosa puoi fare? Mica si può restare a guardare.”

COSA NE PENSO
Il fumetto di Lelio e Bonaccorso ha innumerevoli pregi.
Innanzitutto l’aspetto grafico: sulle tavole sfumate nei toni freddi del nero, del blu e del grigio spicca l’arancione riservato ad alcuni dettagli - un arancione carico di significato, essendo proprio il colore dei giubbotti di salvataggio, della “Salvezza”.
Oltre alle tavole che illustrano le operazioni di salvataggio, la vita a bordo dell’Aquarius e le interviste realizzate con i migranti, ci sono anche tavole dedicate a mappe, dati e grafici che aiutino il lettore ad inquadrare meglio il fenomeno di cui si parla, oltre ad alcune note sulla situazione in Libia -che rendono evidente come non si possa ritenere la Libia un interlocutore possibile quando si parla di vite da salvare. La voce che accompagna queste tavole dalla funzione esplicativa è quella di un pettirosso -un grazioso volatile che spesso sale sulle navi di migranti nei porti libici, ma finisce per perdere la vita nelle traversate: come troppo spesso capita anche alle persone.
Questi sono tempi di ignoranza, di pregiudizio e di sospetto; sono tempi in cui il sentito dire, il luogo comune troppo spesso prende il posto della corretta informazione e pare sufficiente alle persone. La lettura è un antidoto, la lettura è uno strumento di lotta e di resistenza: esercitiamola, a partire da questo fumetto, per essere cittadini più consapevoli e persone migliori
Qui un'interessante intervista agli autori.

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