Sapete che di rado acquisto novità in libreria, ma quando lo faccio è perché proprio non riesco a resistere: anche questa volta, con "La radice del male" di Adam Rapp, pubblicato da NN editore, si è rivelata un'ottima scelta.
Rapp indaga come il male possa mettere radici in una famiglia come tante, attraverso abusi subiti e mai confessati ai genitori [Alec, molestato dai preti della chiesa, diventerà uno stupratore e un serial killer di ragazzini una volta diventato adulto]. Indaga anche la salute mentale e la condizione dei reduci di guerra nel personaggio di Denny, marito di Myra, e poi nel figlio che erediterà la patologia del padre -un male diverso, non intenzionale, che le vittime sceglieranno come possono di non rendere mai concreto verso gli altri.
"La radice del male" è un romanzo per omissioni: se nel primo capitolo, in cui compaiono "Il giovane Holden" di Salinger che accompagnerà tutta la vita di Myra e anche il giocatore di baseball Mickey Mantle, altra figura ricorrente dalla prima all'ultima pagina, ci potremmo aspettare un'indagine su una strage avvenuta ad Elmira, nulla di quanto atteso avrà luogo. Sarà il male a guidarci, nelle tante forme che assume nelle esistenze delle persone, la malattia, la violenza, la solitudine, l'incomprensione; saranno scie di omicidi ma anche di conversazioni tra fratelli che non hanno mai luogo, cartoline inquietanti con scritto sopra un nome, un numero, "addio e arrivederci" da tante diverse città.
Quello di Rapp è molto più un romanzo familiare che un thriller o un true crime, ma contiene elementi che li richiamano, in una struttura per frammenti dove tanto viene lasciato indietro, mai raccontato, ma le tessere del puzzle si incastrano perfettamente capitolo dopo capitolo. È un romanzo molto diverso da quello che credevo di aver acquistato, ma si è rivelata un'ottima lettura, che non posso che consigliarvi.
Qual è l'ultima novità che avete comprato in libreria?

Nessun commento:
Posta un commento