mercoledì 17 marzo 2021

Doctor Sleep

Ho riletto Shining piuttosto di recente, scoprendovi all’interno dei personaggi che mi hanno emozionato molto più che alla prima lettura: primo tra tutti l’aiuto cuoco dell’Overlook Hotel, Dick Halloran. Alla fine di Shining abbiamo lasciato lui e il piccolo Danny insieme, sopravvissuti alla tragedia, e Danny intento a ricostruirsi una vita, sempre accompagnato dalla sua luccicanza.


Titolo: Doctor Sleep
Autore: Stephen King
Anno della prima edizione: 2013
Casa editrice: Sperling&Kupfer
Traduttore: Giovanni Arduino
Pagine: 516



LA STORIA

In Doctor Sleep ritroviamo Danny trent’anni dopo i fatti di Shining: ormai è un adulto, e dal padre Jack ha ereditato uno dei lati peggiori: la sua dipendenza dall’alcol. L’alcolismo è sì ereditario, ma Danny lo utilizza soprattutto per mettere a tacere la luccicanza che tanto lo ha fatto soffrire nel corso della sua infanzia, rendendolo facile preda di creature spaventose. 
Oggi Danny è un uomo fragile, ma ancora guidato da "Tony" (il nome che dà alle proprie percezioni), che deciderà per lui che il New Hampshire è il posto migliore dove fermarsi per ricostruirsi una vita. È così che Dan smette di bere, trova un impiego in una residenza per anziani dove si guadagna il soprannome di "Dottor Sonno" grazie alla sua capacità di accompagnarli nel momento di passaggio all’altro mondo, ed entra in contatto con Abra. Abra è l’altra protagonista di questo romanzo: è solo una bambina quando scopre in se stessa una luccicanza ancora più potente di quella di Dan, che la rende il bersaglio perfetto del "Vero Nodo": un'inquietante associazione di persone quasi immortali, che proprio della luccicanza si nutrono -e se ne impossessano torturando ed uccidendo i suoi proprietari...


COSA NE PENSO

"Doctor Sleep" è un romanzo pieno di avventura, dove Dan, accompagnato da dei fedeli alleati (l’anziano Billy, anche lui dotato di una certa luccicanza, e il dottor John, a cui Dan ha fatto più di un favore) lotta contro il Vero Nodo e i suoi terrificanti esponenti per salvare la vita di Abra. 
In "Doctor Sleep" è chiaro, pagina dopo pagina, quanto Stephen King sia affezionato a Danny sin da quando era un bambino all’Overlook e non abbia (grazie a Dio!) intenzione di fargli fare la brutta fine che per tanto tempo ci aspettiamo -e che purtroppo hanno scelto di fargli fare gli sceneggiatori del film tratto da questo romanzo, piacevole certo, ma non all’altezza del libro e che per di più a mio parere ne travisa lo spirito
Wendy e Danny erano, per usare un termine moderno, codipendenti, cioè persone legate per amore e senso di responsabilità a un famigliare con un problema di abuso.
In "Doctor Sleep" infatti Danny ripara al proprio senso di colpa, quello che gli ha fatto lasciare, nei suoi anni da alcolista, un innocente bambino insieme alla sua madre tossica e strafatta di cocaina. Salvando Abra, giovanissima protagonista davvero riuscita (Stephen King è sempre stato bravissimo a caratterizzare gli adolescenti, sin dai tempi di "Carrie") Danny perdona se stesso e impara a fare il bene dopo tanti anni di autodistruzione. L’alcolismo è un tema caro a Stephen King: lui stesso si rese conto di esserne vittima proprio durante la stesura di Shining, ma mentre Jack Torrance non è riuscito a salvarsi dai fantasmi dell’alcol e dell’hotel, ci è riuscito King e così ci riesce Danny, che trova in se stesso, in chi lo circonda e nella sua luccicanza la forza di cambiare e guarire.


L’horror non manca in questo romanzo, e non manca la tensione: ci sono scontri, creature malvagie che torturano ragazzini, e ci sono i buoni disposti a tutto pur di non farli trionfare. Devo ammetterlo: "Doctor Sleep" mi è piaciuto moltissimo, sia perché voglio bene a Danny sin da quando era il bambino soprannominato Doc nell'albergo di "Shining", sia perché dietro all’avventura, ai combattimenti e alle scene piena di azione che Stephen King ci descrive c'è molto di più.
In "Doctor Sleep" c’è la profonda umanità di un uomo che aiuta gli anziani nel momento più delicato delle loro esistenze, c’è un gatto che sente avvicinarsi la morte, c'è un'adolescente terrorizzata e coraggiosa, e poi c’è la potenza dell’amicizia, salvifica ad ogni età, che conosciamo bene nei romanzi del Re da quando abbiamo letto "It".
Si era liberato della signora Massey e di Horace Derwent, chiudendoli nelle cassette di sicurezza che custodiva nei recessi della sua mente, ma la partita con l'Overlook era ancora aperta.

Si può leggere "Doctor Sleep" senza aver letto "Shining"? Sì, in qualche modo è possibile, perché le vicende del Vero Nodo sono indipendenti da quelle dell’Overlook -che come sappiamo è andato distrutto alla fine di "Shining". Tuttavia gli echi di quei fantasmi sono rimasti dove giacevano le sue fondamenta, e fare la conoscenza di Danny adulto senza aver conosciuto Dick Halloran e senza aver percepito la potenza di quel bambino soprannominato Doc sarebbe a mio parere un grosso peccato. Vi consiglio quindi di considerarlo per quello che è: un ottimo seguito, sorprendente per me che non avevo altissime aspettative, da non leggere per primo per non rischiare di perdervi uno splendido capitolo della storia!

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