martedì 12 marzo 2024

Buonanotte, signor Tom

"Buonanotte, signor Tom" di Michele Magorian, pubblicato da Fazi editore, contiene tutti gli elementi che mi fanno innamorare di un romanzo: un protagonista fragile e indifeso, vittima della crudeltà degli adulti, che rinasce grazie all’affetto disinteressato e puro di un uomo che la solitudine ha chiuso in se stesso e che impara a riaprire il proprio cuore a quel bambino.

Il bambino è William, sfollato dalla Londra bombardata della seconda guerra mondiale e allontanato in questo modo dalla madre sadica e irragionevole che lo ha reso introverso, insicuro e terrorizzato. L’uomo invece è Tom: rimasto vedovo da giovanissimo e isolatosi da tutta la comunità del paesino di campagna dove abita, incapace di elaborare la propria sofferenza almeno fino a che l’accoglienza del bambino gli viene imposta. Allora Tom impara di nuovo a proteggere, accudire, incoraggiare e provare un affetto così profondo da renderlo capace di ogni cosa pur di garantire a William il futuro che si merita [al punto di recarsi a Londra a salvarlo  quando William sembra essergli stato strappato, al punto di rapirlo da un ospedale quando il destino del piccolo sembra diventare quello di un istituto].

Ci sono innumerevoli sfumature in questo romanzo: quelle dei colori che William scopre a poco a poco, prendendo coscienza del proprio talento per il disegno; quelle dell’abbaiare di Sammy, il cane di Tom che dapprima lo spaventa e poi diventa il compagno di mille avventure. Poi c’è l’amicizia, quella che William prova per la prima volta con gli sfollati ma anche i residenti del paesino dove si trova a vivere, in particolare l’esuberanza di Zach, ma anche l’amore per la natura di George e quello per lo studio di Claire, che con le loro differenze gli insegnano a giocare e ad essere finalmente davvero se stesso.

"Buonanotte, signor Tom" è un romanzo colmo di emozioni e di buoni sentimenti, di quelli che ti fanno fare pace anche con le cose peggiori, come la violenza sui minori, come la guerra, perché quello che rimane una volta terminato questo libro è il calore della casa di Tom, il calore di chi la sera ti augura la buona notte e ti regala una stanza tutta per te, una casa dove sentirti al sicuro, una figura paterna che non c’entra assolutamente nulla con i legami di sangue. 

Alcune svolte di questa trama si potrebbero dire un po’ ingenue [il suicidio della madre di William che arriva a proposito per permettere a Tom la sua adozione, l’elaborazione del lutto per la sorellina innocente che avviene tenendo tra le braccia un’altra neonata, e poi la morte di Zach sotto un bombardamento, perché in un libro ambientato durante la seconda guerra mondiale sarebbe stato improbabile far sopravvivere tutti i personaggi], forse adatti a lettori molto giovani -in effetti questo romanzo nasce per tale pubblico. 

Il mio giudizio però è del tutto positivo, perché quando una storia mi conquista come questa, facendomi affezionare così profondamente ai suoi personaggi, commuovendomi per loro, tifando per loro ad ogni passo allora non posso che consigliarlo spassionatamente e se volete un libro che faccia bene al vostro cuore, nonostante contenga anche pagine davvero difficili da digerire, questo è davvero un’ottima scelta.

Qual è l'ultimo libro che vi ha scaldato il cuore?

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