Termino "Il giorno dell'ape" di Paul Murray, pubblicato da Einaudi e finalista al Premio Strega europeo 2025, con la consapevolezza di aver appena letto uno di quei romanzi a cui tornerò a pensare più e più volte.
Voluminoso romanzo familiare, ha per protagonista la famiglia Barnes, composta da Dickie, Imelda e i loro figli Cassandra e PJ. Il libro si apre in un crescendo, con due capitoli quasi introduttivi dal punto di vista dei ragazzi, ben rappresentativi delle difficoltà dei vari momenti dell'adolescenza; entriamo però nel vivo all'arrivo di Imelda, la sposa vedova di Frank e di Dickie, che si esprime in un flusso di coscienza privo di punteggiatura e che ci trascina nell'aura tragica che sin dagli albori ha avvolto la loro famiglia e le origini di lei, segnate dalla miseria e dalla violenza. Con Dickie, poi, cominciano i segreti, i nodi che verranno al pettine nel presente ma hanno avuto inizio ben prima, ai tempi in cui era ancora uno studente al Trinity College.
"Il giorno dell'ape" è un romanzo pieno di simboli e di riferimenti, di anticipazioni di dettagli che acquistano un senso solo molto più avanti anche se sembravano lineari e immediati ad una prima lettura -sin dal titolo, quel giorno del matrimonio di cui pensiamo di sapere tutto, e invece ci siamo sbagliati. È un romanzo di fantasmi la cui identità è tutta da scoprire, che cita Pet Sematary e ci ricorda che non ci sono scoiattoli rossi, che il cane nero visto da Rose e da Lar porta con sé un infausto destino, quello che ad Imelda viene predetto da sempre.
Sotto la superficie de "Il giorno dell'ape" c'è molto più di quello che sembra, e vi invito a non fermarvi all'apparenza, vi invito ad immergervi in questa famiglia disfunzionale e piena di non detti, in cui tutti lottano per una salvezza reciproca così difficile da ottenere, e a riesaminare una volta terminato tutti gli indizi che Murray dissemina sapientemente tra le pagine per lasciarci intuire quanto accaduto.
È stata una lettura che mi ha richiesto tempo, ma alla quale non vedevo l'ora di tornare, e che mi ha davvero soddisfatta.
Avete già letto questo titolo così chiacchierato?