"Il segreto dei Cardinal" di Jocelyn Saucier è uno dei pochi romanzi Iperborea che io abbia letto non ambientato nel Nord Europa, bensì in Canada, in particolare nel Québec.
I protagonisti sono i membri della famiglia Cardinal, ben 21 fratelli; la vita del padre, un prospettore, è ruotata attorno ad una miniera, mentre la madre è stata sempre indaffarata a metterli in tavola e talvolta a guardarli dormire.
Questo romanzo breve è un testo corale, che dà voce a diversi membri della famiglia: la Pulzella, ovvero la figlia maggiore che si è presa cura come una madre sostituta di tutti i bambini venuti dopo di lei; El Toro, uno dei fratelli di mezzo; la Tommy, il maschiaccio, la gemella di Angelé, che a sua differenza si era fatta attrarre dagli agi; e poi Emilien, il maggiore ed infine Geronimo, non il più grande età, ma senza dubbio il più leggendario e coraggioso.
Si ritrovano tutti, fratelli e sorelle, in occasione del riconoscimento che viene offerto al padre per la sua carriera di studioso di rocce e miniere. Non sono 21 però, sono soltanto 20, e il segreto è quello di Angéle, il segreto legato all’esplosione di una miniera, a un allontanamento in cui la Tommy aveva preso il suo posto, perché la verità non fosse rivelata a nessuno.
Li incontriamo adulti, cambiati rispetto a quei ragazzini che ci sono stati descritti soltanto per cognome, sempre in branco, impegnati ad architettare un’altra azione che disturbasse gli altri abitanti del paese. C’è chi si è sposato e ha avuto figli, come la Tommy che si è integrata tra gli Inuit; chi come Geronimo cura i feriti nelle peggiori e più pericolose zone di guerra del mondo.
Tutti, per quanto possano essere andati lontano, rimangono vincolati dal segreto dei Cardinal, il segreto su quel giorno di luglio alla miniera, su cosa sia successo ad Angéle: e il congresso in cui Padre sarà premiato diventa l’occasione per portare, finalmente, in superficie la verità [il sacrificio di quella sorella, che si è fatta esplodere nella miniera, supremo gesto per dichiarare una volta per tutte la propria appartenenza ai Cardinal].
Quello di Saucier è un romanzo breve e corale, in cui le voci emergono distinte, in cui i personaggi principali si distinguono su uno sfondo caotico di fratelli e sorelle. Il segreto di Angéle tiene insieme la trama e mantiene crescente la curiosità del lettore, in un universo di miniere e litigi, di competizione e di silenzi, ambientazione che ho trovato originale e ben descritta.
Non è diventato uno dei miei titoli preferiti nel catalogo della casa editrice, ma l’ho trovato comunque coinvolgente e lo consiglierei.
Qual è l’ultimo titolo Iperborea che avete letto?
